Gotti Claudio
GOTTI CLAUDIO
Gotti Claudio è nato nel 1957 in provincia di Bergamo.
L’artista è da sempre convinto che l’obiettivo primario della pittura è l’espressione delle esigenze della cultura contemporanea. Egli allora, tenendo sempre in considerazione gli stilemi del passato, cerca di seguire gli impulsi della sua ispirazione e quello che ne risulta sono concetti espressi in immagini.
Le sue opere risultano immerse in atmosfere di luminosità, vanno studiate e meditate e si rivelano infine essere delle straordinarie ispiratrici di messaggi legati alla quotidianità e alla condizione dell’essere umano.
La sua attività ha naturalmente ottenuto larghi consensi di critica e di pubblico, in Italia e all’estero.
Tra i critici che si sono occupati di lui ricordiamo: Romano Leoni, Umberto Zaccaria, Pietro Mosca, Luciano Bertacchini, Rinaldo Bocca, Angelo Mistrangelo, Umberto Tessari, Antonino De Bono, Dino Pasquali, Lino Lazzari, Franco Ruineti, Paolo Rizzi, Mario Monteverdi, Enzo Fagiani, Franco Caiani, Matteo Saponaro, Gian Piero Rabbuffi.
- Opere
- Biografia
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Gotti Claudio è nato nel 1957 in provincia di Bergamo.
L’artista è da sempre convinto che l’obiettivo primario della pittura è l’espressione delle esigenze della cultura contemporanea. Egli allora, tenendo sempre in considerazione gli stilemi del passato, cerca di seguire gli impulsi della sua ispirazione e quello che ne risulta sono concetti espressi in immagini.
Le sue opere risultano immerse in atmosfere di luminosità, vanno studiate e meditate e si rivelano infine essere delle straordinarie ispiratrici di messaggi legati alla quotidianità e alla condizione dell’essere umano.
La sua attività ha naturalmente ottenuto larghi consensi di critica e di pubblico, in Italia e all’estero.Tra i critici che si sono occupati di lui ricordiamo: Romano Leoni, Umberto Zaccaria, Pietro Mosca, Luciano Bertacchini, Rinaldo Bocca, Angelo Mistrangelo, Umberto Tessari, Antonino De Bono, Dino Pasquali, Lino Lazzari, Franco Ruineti, Paolo Rizzi, Mario Monteverdi, Enzo Fagiani, Franco Caiani, Matteo Saponaro, Gian Piero Rabbuffi.